Risultati

4.1 Laserscan terrestre.
Per i nove siti pilota in alta quota nel Massiccio del Monte Bianco e sul Cervino sono state realizzate 27 modelli 3D (periodo 2005-2007). Per ciascuno dei siti per i quali è stato possibile effettuare almeno 2 campagne di misura, i modelli tridimensionali delle pareti sono stati confrontati (carte "di confronto") in modo da censire le principali modificazioni per caduta massi o crollo (volume > 1 m3).

  • Pilone del Frêney - parete sud del Grand Pilier d'Angle : su 115.000 m2 oggetto di modellazione non è stata rilevata alcuna modificazione della superficie ; ciò significa una grande stabilità di questo settore di parete nel periodo esaminato (luglio 2005 - ottobre 2007).
  • Parete NW dell'Aiguille Blanche de Peuterey Nord (17.000 m2 rilevati): tra luglio 2005 e ottobre 2007 si sono distaccati complessivamente 44 m3 in occasione di tre piccoli crolli avvenuti tra luglio e ottobre 2006.
  • Parete est della Tour Ronde e versante NE della Cresta Freshfield (67.000 m2 rilevati) si tratta di uno dei più attivi, dal punto di vista geomorfologico, tra i settori esaminati. Tra luglio e ottobre 2006 si sono verificati distacchi per 536 m3 dalla parete est della Tour Ronde (roccia poco fratturata) con uno spessore massimo di 4 m (allegato 4 - figura 1). Sulla cresta Freshfield tra ottobre 2006 e ottobre 2007 si sono avuti distacchi per 448 m3 lungo uno zona di taglio fortemente fratturata: i dati raccolti nell'ambito dell'azione CENSI_CRO testimoniano che tali eventi si sono verificati all'inizio e alla fine dell'estate 2007. Se gli avvenimenti alla Tour Ronde sono probabilmente legati alla degradazione del permafrost, questa potrebbe essere accelerata alla  cresta Freshfield dalla riduzione della copertura nivoglaciale.
  • Parete ovest del Petit Dru (70.000 m2 rilevati) : il confronto tra i modelli tridimensionali di ottobre 2005 e 2006 rivela 8 distacchi rocciosi di volume superiore a 1 m3. Fra questi, cinque hanno un volume inferiore o uguale a 6 m3 mentre gli altri sono di entità molto maggiore. A circa 3600 m di quota si è anche verificato il distacco di una placca di 19 x 10 x 1.8 m a livello della nicchia di distacco del grande crollo del giugno 2005. (allegato 4  - figura 2). Ad una quota inferiore, gli ultimi due principali distacchi hanno un volume di 19 e 84 m3 rispettivamente. Tra ottobre 2006 e settembre 2007 è stato registrato solo un evento di 22 m3. Nel complesso questi avvenimenti corrispondono probabilmente ad un assestamento in seguito al crollo del 2005.
  • Parete ovest delle Aiguilles d'Entreves (22.000 m2 rilevati): tra giugno 2005 e ottobre 2007 si è avuto solo il distacco di un piccolo blocco di pochi metri cubi dalla cresta (tra luglio e ottobre 2006).
  • Parete est, nord e ovest del Grand Flambeau (32.000 m2 rilevati): tra luglio 2006 e luglio 2007 si è avuto solo un crollo di 57 m3.
Figura 1
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Figura 1 - Evoluzione del versante est della Tour Ronde tra luglio 2005 e luglio 2006. In verde le parti rimaste stabili. Gli altri colori illustrano i crolli più o meno profondi. Volume complessivo crollato tra A e B: 536 m3. I settori C e D sono l'effetto della variazione della copertura nevosa, senza crolli di roccia.

Figura 2
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Figura 2  - Il modello di superficie mostra il principale crollo avvenuto sul versante ovest dei Drus tra ottobre 2005 e ottobre 2006. La placca distaccata ha un'altezza di 30 m ed un volume di 426 m3.

Sembra che sei dei sette episodi di instabilità occorsi tra giugno 2005 e ottobre 2007 sui siti pilota oggetto di almeno due scansioni siano avvenuti in una fascia altimetrica compresa tra 3400 e 3700 m; questo fatto suggerisce una degradazione del permafrost più attiva in tale fascia, mentre le pareti poste a quote superiori appaiono più stabili nel periodo considerato.
Le misure sul Pilone Centrale dell'Aiguille du Midi (22.000 m2), la parete sud della Pointe d'Androsace (3700 - 4107 m) e la Cresta del Leone (cresta SW del Cervino) e sui due versanti del vallone del Miage, essendo state realizzate una sola volta, non permettono uno studio diacronico dell'attività gravitativa.

4.2 Fotogrammetria obliqua terrestre.
I primi lavori effettuati nel 2007 hanno permesso di instaurare un quadro di collaborazione tra equipes di lavoro (alcune non facenti direttamente parte del progetto PERMAdataROC). I primi risultati dell'analisi effettuata per correlazione di immagini dal laboratorio SYMME confermano le ampie potenzialità del metodo fotogrammetrico terrestre. (allegato 4 - figura 3)

Figura 3A
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Figura 3A - Analisi 3d per correlazione di immagini all'Aiguille du Midi. Dettaglio della numerizzazione 3D. (P. Vacher, laboratoire SYMME, Université de Savoie).

Figura 3B
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Figura 3B - Analisi 3d per correlazione di immagini all'Aiguille du Midi. Sintesi con texture (P. Vacher, laboratoire SYMME, Université de Savoie).

4.3 Rilevazione di emissioni acustiche.
Allo stato attuale, i risultati si possono sintetizzare come segue:

  • circa 300 n° eventi registrati dal 22 settembre 2007 al 26 febbraio 2008).
  • gli eventi di cui al punto precedente sono distribuiti temporalmente in modo numericamente omogeneo, ad eccezione dei mesi di dicembre e gennaio, in cui, forse anche a causa delle temperature molto basse e della grande quantità di neve caduta, si sono registrati pochissimi eventi.
  • è stato possibile individuare una serie di categorie omogenee (attualmente 7) all'interno delle quali ricadono eventi le cui sorgenti hanno presumibilmente cause simili (Annexe 4 - Rapport Eventi).

Relazione Eventi acustici - Classificazione di massima degli eventi registrati ottenuta esaminando la forma e le peculiarità di ciascuno di essi.