Report scheda con codice: DxPR418,14_1868

Data della rotta: 6, Ottobre, 1868
Descrizione data: 6 ottobre 1868 (Leoni & Maganzini, 1878; Gallizia, 1878)
Localita': Pingio di Sacca
Comune: Colorno
Provincia: Parma
Regione: Emilia Romagna
Ubicazione della rotta: Incerta
Descrizione dell'ubicazione: è da ritenersi incerta in quanto non puntuale, ma riferita al tratto arginale fronteggiante la località " Casa Pingia" , già riportata sulla Carta del 1821 e ancora indicata sulla Carta del 1853 (Fig. 1).
Meccanismo di rottura: Sifonamento
Descrizione del meccanismo di rottura: sifonamento, " In questa località vi era l'argine vecchio detto del Pingio, che era attivo, ed un altro contrargine nuovo costruito nel 1857. Intorno a quest'ultimo sembra che si fosse adoperata nella sua costruzione molta sabbia e che non si fosse mai assoggettato alla prova d'acqua, per cui le acque di piena superando il vecchio argine, lo ruppero, e non poterono essere trattenute dal contrargine, perché all'istante si vide al piede in campagna un grande sifone, che produsse l'apertura della rotta in due punti" (Leoni e Maganzini, 1878).
Dimensione del varco:
Dati idrometrici: alle ore 5 del giorno 7 ottobre all'idrometro di Casalmaggiore è stato osservato un colmo a m 6.07 sullo zero idrometrico, collocato a m 23.439 s.l.m. (Idrometro di Casalmaggiore, 1922, prospetto piene); secondo l'idrogramma fornito da Gallizia (Fig. 2), invece, il colmo sembra essere stato raggiunto alle 5 pomeridiane del giorno 7, dopo un modesto decremento dovuto probabilmente agli effetti della rotta di Solarolo Monasterolo avvenuta più a monte, in sinistra Po tra Cremona e Casalmaggiore. All'idrometro di Sacca il colmo è precedente (e probabilmente concomitante alla rotta), avendo toccato m 7.10 sullo zero (a quota 23.03 s.l.m.) il giorno 6 ottobre (Leoni & Maganzini, 1878, pp. 406-407); si ha riscontro di quest'ultima altezza anche sulla Sezione Brioschi n. 34a del 1874.
Informazioni sul territorio inondato: " Lavoravasi sopra molti punti, e si era sicuri da ogni sormonta, quando a Sanguigna un sifone istantaneamente si formava producendo la depressione dell'argine, e quindi una rotta nel territorio di Colorno, per la quale restarono inondati i paesi di Sacca, Sanguigna, Mezzano Rondani e parte di Colorno" (Gazzetta di Parma e Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia del 7 ottobre 1868). " Per la rotta avvenuta in provincia di Parma il giorno 6 presso Sanguigna continua l'inondazione. In alcuni punti l'acqua si elevò a due metri. Diroccarono case a Sacca e a Mezzano Rondani, ma non vi furono vittime" (Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia del 9 ottobre 1868). Tenuto conto di queste informazioni, dei dati idrometrici e delle quote indicate sulla CTR utilizzata come base topografica di rappresentazione, si è ipotizzata per questa rotta un'area presumibilmente inondata, estesa fino a quota 29.00 esclusa, così come risulta nel Progetto in ambiente GIS (area_inondata_1868). Si sottolinea che nel 1868 non esisteva ancora la linea ferroviaria Colorno-Casalmaggiore (con il suo rilevato), aperta all'esercizio nel maggio 1887.
Fig. 2 - Idrogrammi della piena del 1868 da altezze orarie osservate alle principali stazioni di misura, tra cui quella di Casalmaggiore evidenziata in blu (da Gallizia, 1878, Tav. II).
Fig. 1 - Ubicazione della rotta " Pingio di Sacca" su " Corografia del fiume Po, dalla confluenza del Ticino al mare Adriatico" . Rilievi eseguiti nel 1853 e aggiornati al 1857, in scala 1:15.000; riduzione del 25%.
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